GOLF CHE PASSIONE

Per oltre un secolo è stato il grande assente ai Giochi olimpici, ma nel 2016 tornerà a quelli di Rio de Janeiro. Il Golf unisce relax e attività motoria, allena coordinazione ed equilibrio. Prima però, qualche esercizio richiede preparazione e qualche esercizio di stretching

Il golf è tra gli sport più diffusi e più praticati a livello mondiale, va bene per tutte le età e permette di coniugare l’esercizio fisico con il relax ed il benessere psicologico. Si è diffuso a partire dalla seconda metà dell’800 partendo dall’Olanda e diventando presto sport nazionale in Scozia. Largamente praticato negli Stati Uniti e in Inghilterra, arrivò in Italia i primi del ‘900. Fece parte degli sport olimpici di Parigi nel 1900 e di Saint Louis nel 1904. Dopo tanti anni tornerà a far parte delle discipline olimpiche nei giochi che si terranno a Rio de Janeiro (Brasile) nel 2016. È uno sport che favorisce la socializzazione permettendo di trascorrere del tempo in compagnia di vecchi amici e offrendo l’opportunità di conoscerne di nuovi. Succede spesso che importanti trattative di affari vengano discusse e concluse proprio tra i green dei campi da golf. »

I BENEFICI DELLO “SWING”

Le 18 buche di cui si compone una partita consentono di camminare per diversi chilometri e sono necessarie mediamente 4 ore per completare tutto il percorso. Camminare a lungo e con regolarità migliora la funzionalità cardiaca e, di conseguenza, anche la circolazione generale. Ma non è tutto, perché è uno sport che permette di impegnare muscoli, articolazioni e fasce di tutto il corpo senza stressarli in modo eccessivo. Favorisce l’eliminazione delle tossine, l’ossigenazione dei tessuti, migliora la capacità respiratoria ed agevola il ricambio tra ossigeno ed anidride carbonica. Una pratica costante aumenta la resistenza del corpo allo sforzo e ne migliora la mobilità generale. Giocare a golf è poi molto utile per allenare l’equilibrio. Il movimento, detto swing, che si compie per colpire la pallina necessita di una buona coordinazione motoria e di un ottimale controllo del baricentro. Come tutti gli sport che si praticano all’aperto favorisce la sintesi della vitamina D (fondamentale per il mantenimento del tono calcico delle ossa) ed è consigliato, come tutte le attività all’aperto, alle persone che soffrono di depressione. È anche largamente utilizzato per far integrare ed interagire con i portatori di handicap (come nella sindrome di Down ed in alcune forme di autismo). »

CARATTERISTICHE DEL MOVIMENTO

Il tipico movimento dello swing è infatti molto utile per la circolazione dei liquidi del corpo, in quanto la rotazione del tronco e del bacino - che si sviluppa durante il lancio della pallina - determina un effetto di compressionedecompressione in grado di aiutare il ricambio artero-venoso. Quello del golf è un movimento che impegna tutti i fulcri di rotazione del sistema scheletrico. Dai piedi alle ginocchia, dalle anche al bacino, dalla colonna lombaredorsale- cervicale fino alle spalle, tutto il corpo è impegnato in un movimento di rotazione-controrotazione o di rotolamento-srotolamento. Come per uno straccio che viene strizzato, anche la forte rotazione del corpo che si effettua ad ogni colpo permette di facilitare lo spostamento dei liquidi dai vari interstizi del corpo verso gli organi cosiddetti emuntori (come fegato e reni). Per evitare traumi o dolori derivanti dal gesto tecnico dello swing è consigliabile, quindi, effettuare un’adeguata preparazione fisica costituita prevalentemente da stretching, ma anche da esercizi di tonificazione muscolare. La velocità di esecuzione del tiro può esporre la colonna vertebrale e gli arti inferiori a torsioni eccessive che possono procurare discopatie, capsuliti, tendiniti e strappi muscolari. Questo è ciò a cui può andare incontro il neofita che non rispetti i propri limiti dipendenti dalla mancanza di allenamento, ma anche chi gioca da tempo e forzi il movimento oltre le proprie possibilità elastiche. Le affezioni più frequenti del golfista sono a carico degli alluci (per la continua sollecitazione dell’appoggio sui bordi interni dei piedi), dei gomiti (epicondiliti simili al “gomito del tennista”) e della c o l o n - n a dorso-lombare (a volte anche disfunzioni articolari tipo “colpo della strega”). Se l’elasticità e la plasticità del movimento non sono omogenee, alcune articolazioni subiranno uno stress funzionale eccessivo andando incontro, con la ripetizione del movimento, a dolori che possono comportare la sospensione dell’attività sportiva. Come per tutti gli sport è quindi doveroso avere la consapevolezza dei rischi che la pratica della disciplina comporta, al fine di impostare la preparazione in modo adeguato, consapevole e responsabile. È importante, come in tutte le pratiche sportive, effettuare degli esercizi di preparazione prima di iniziare. Questa fase propedeutica deve essere suddivisa in esercizi di allungamento muscolare di tutto il corpo, in esercizi di riscaldamento muscolare ed esercizi di preparazione al movimento specifico dello swing. Il preparatore atletico deve porre particolare attenzione a liberare tutti i fulcri articolari di rotazione. Questi dovranno essere liberi per rendere il gesto atletico il più fluido ed armonioso possibile e per evitare che alcune strutture debbano essere impegnate in modo eccessivo a compensare i deficit delle articolazioni più rigide.

Swing

È il movimento di torsione e rilascio che si fa per colpire la pallina. Una rotazione che aiuta il ricambio artero-venoso.

4 ore circa

È il tempo necessario per completare tutto il percorso di 18 buche in una partita di golf.

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