VERTIGINI E CEFALEA, fastidiosi compagni di vita?

Lo specialista, che può aiutarci a risolvere in modo definitivo questi disturbi, può essere - a seconda della causa - il neurologo, l'otorino, l'oculista, il dentista, ma anche l'ortottista e il fisioterapista posturologo.

Quante volte durante la giornata ci è capitato di portare le mani alla testa o sugli occhi alla ricerca di un minimo sollievo per una feroce cefalea o per degli sbandamenti? Purtroppo è un problema molto diffuso. Ci svegliamo la mattina senza problemi particolari e piuttosto riposati, ma con l’avanzare della giornata le nostre forze cominciano a svanire facendo posto a quei fastidiosi sintomi che sembra non ci abbandonino mai. Siamo ormai abituati al solito antidolorifico per trovare un po’ di respiro tra le fitte del mal di testa o nella confusione delle vertigini, e spesso si è rassegnati a dover convivere per tutta la vita con questi terribili compagni di vita. In realtà non è proprio così: sono sintomi che si possono curare e risolvere. Le cause possono essere molteplici e sarà il medico di base ad effettuare una prima diagnosi e ad instradarci verso lo specialista più idoneo. Esistono i “centri per le cefalee”, dislocati presso molte strutture ospedaliere, in grado di offrire valutazioni e soluzioni adeguate. Lo specialista, che può contribuire alla risoluzione definitiva di questi disturbi, può essere il neurologo, l’otorino, l’oculista, a volte il dentista, ma anche l’ortottista e il fisioterapista posturologo, specializzato nel trattamento dei disturbi degli occhi (oculomotoria). Questi sintomi possono derivare da un’affezione dei nervi cranici, come il famoso “trigemino” (che innerva le tempie, la mascella e la mandibola), oppure dai muscoli specifici che fanno muovere gli occhi (abbiamo sei muscoli oculomotori per ogni occhio), o ancora da un problema più profondo della corteccia cerebrale o del cervelletto Le cefalee possono dipendere anche da disturbi della vista, come la miopia e la presbiopia. Oppure da un problema del sistema vestibolare dell’orecchio interno, magari in conseguenza ad una caduta o ad un incidente automobilistico. Possono anche essere il risultato di un alterato contatto tra i denti, causato a volte da un impianto o una protesi dentaria non perfettamente bilanciata. Possono anche essere migliorati i disturbi di alcune forme di dislessia. La notizia positiva è che spesso il sintomo nasce dallo sforzo eccessivo dei muscoli oculomotori, quelli che muovono gli occhi. A volte possono essere vittime di una costante tensione per posture scorrette mantenute nel tempo, a loro volta causa o effetto di dolori muscolo-scheletrici. Esattamente come tutte le articolazioni del nostro corpo, anche gli occhi si spostano e si adattano per mantenere una nostra egemonia primaria che è dettata dall’allineamento dello sguardo. Il corpo assicura la possibilità di mantenere sempre gli occhi in posizione adeguata e “comoda” in relazione all’ambiente circostante. Comoda perché gli occhi cercano sempre una posizione per loro confortevole (come del resto tutte le altre articolazioni del nostro corpo) fino al momento in cui questo equilibrio si rompe. Il nostro cervello riceve informazioni di posizione e di equilibrio da diversi sistemi: il sistema vestibolare, quello visivo e quello della percezione del nostro corpo nello spazio, prevalentemente dai piedi ricchissimi di recettori di pressione (sistema propriocettivo), che inviano continuamente segnali al cervello. A sua volta, il sistema nervoso centrale elabora in tempo reale queste informazioni per mantenere sempre una corretta posizione del corpo nello spazio. Cosa succede se questo meraviglioso sistema s’inceppa? In un incrocio con i semafori rotti il vigile ha estrema difficoltà a gestire le vetture provenienti in modo caotico dalle varie direzioni, lo stesso vale per il cervello nel momento in cui si presenta una incoerenza tra le varie informazioni. Non riuscendo ad elaborare le informazioni sensoriali in modo corretto si possono manifestare disturbi come la cefalea oppure una sensazione di instabilità o di vertigine. Se si ha un problema alla colonna vertebrale, ad esempio una cervicale tipo torcicollo, e la testa è ruotata leggermente da un lato, gli occhi devono mantenere una posizione di compenso per poter avere una frontalità del campo visivo. La tensione che si genera a carico dei muscoli oculomotori può determinare dei disturbi che vanno dal semplice affaticamento della vista, ad una sensazione di pesantezza della testa, fino ad un forte mal di testa tale da costringere all’assunzione di analgesici. Questa appena descritta è una condizione transitoria. Quando si risolve il torcicollo, diminuisce normalmente anche la tensione dei muscoli che muovono l’occhio e così svaniscono anche i disturbi ad essi correlati. Il problema però si complica quando c’è una condizione posturale alterata in modo stabile, per esempio in chi ha una scoliosi o quando le postazioni di lavoro non sono ergonomiche e lo schermo del computer è posizionato su un lato della scrivania e si è costretti a guardarlo di traverso. Per risolvere i disturbi, è necessario in tutti questi casi ricorrere a figure specializzate. In particolare, consultare l’ortottista e il fisioterapista posturalista specializzato nei disturbi dei muscoli oculomotori. Il loro intervento serve a ripristinare la giusta mobilità degli occhi combinata con il riequilibrio delle tensioni della colonna vertebrale e di tutto il sistema muscoloscheletrico. Discorso analogo vale per i disturbi della masticazione che portano in sofferenza le articolazioni della mandibola. Uno squilibrio del piano dentale determina una tensione dei muscoli specifici della masticazione che hanno una innervazione sensitiva dal nervo trigemino. La stessa condizione può essere causata dal fatto che molto spesso durante il sonno si digrignano i denti (bruxismo). Il risultato è una eccessiva e costante tensione muscolare ed articolare della mandibola e delle tempie. Anche questo aspetto è facilmente risolvibile con l’aiuto del dentista che correggerà la malocclusione e del fisioterapista che allenterà le tensioni dei muscoli masticatori. È ora di dire addio a molte cefalee e vertigini, per le quali si pensava non ci fosse soluzione e dare spazio a sonni finalmente

Mandibola

Una costante tensione dei muscoli mandibolari è tra le cause della cefalea.

Orecchio

Un problema all’apparato vestibolare può anche tradursi in un senso di vertigine.

POCHI, UTILI ESERCIZI DI MOBILITÀ

Per mantenere una buona mobilità della colonna cervicale possono essere di aiuto dei movimenti da compiere tutte le mattine e anche durante la giornata per evitare di tenere la testa troppo ferma davanti al computer.

  1. Inclinare la testa verso destra e verso sinistra, come per avvicinare un orecchio alla spalla dello stesso lato, fin quando si sentono i muscoli entrare in tensione ma mai fino al dolore.
  2. Con lo stesso principio, ruotare la testa verso destra e sinistra come per guardare l’orizzonte, e anche in alto e in basso guardando in terra e in cielo.
  3. Successivamente gli stessi movimenti devono essere aumentati, coinvolgendo il resto della colonna in modo tale da compiere prima un’inclinazione, poi una rotazione e, infine, una flessione ed un’estensione non solo della testa ma di tutto il corpo.

Per mantenere una buona coordinazione tra testa, colonna e occhi è importante effettuare questi movimenti sempre con gli occhi aperti seguendo la direzione del movimento della testa e cercando di guardare sempre più in là rispetto al movimento. Questi movimenti devono essere effettuati prima da seduti e poi in piedi. Ma attenzione: se durante i movimenti si avverte dolore agli occhi, senso di nausea o vertigini, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista in grado di ristabilire un buon equilibrio muscolare, articolare ed oculare.

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