SPORT, A OGNUNO IL SUO

Esistono sport cosiddetti "aerobici" e altri definiti "anaerobici". In generale, è sempre consigliabile far ricadere la scelta sulla prima tipologia

Se qualcuno mi chiedesse se lo sport fa bene e se sia indispensabile, risponderei che sicuramente è benefico. Ma a patto che non si pratichi con esasperazione delle performance. Questo significa che per un benessere equilibrato, l’attività fisica è importante, ma deve essere praticata con moderazione. Altra considerazione vale per l’atleta professionista, o anche amatoriale che ambisce comunque a partecipare a competizioni sportive: per loro il piano di allenamento deve sempre essere programmato e condotto da un preparatore atletico. Non esistono in senso assoluto sport che facciano bene rispetto ad altri che possano far male (tranne alcune eccezioni che trattiamo nel box). L’assioma fondamentale è che se la struttura miofascio- scheletrica (ossia il complesso muscolare, quello connetsempre tivale e quello articolare) è ben equilibrata tra tono muscolare, elasticità e mobilità, si ha la possibilità di praticare qualsiasi attività ci diverta e ci appassioni. Questo perché è fondamentale che la pratica sportiva sia un divertimento, un momento ricavato nella giornata per distrarsi, rilassarsi e occuparsi della cura della propria persona. Chi pratica con regolarità l’attività fisica, migliora sensibilmente la contrattilità cardiaca apportando maggiore ossigeno ai tessuti, rallenta il processo di arteriosclerosi, aumenta la concentrazione del colesterolo “buono” (il colesterolo Hdl) riducendo in tal modo il rischio di malattie cardio-vascolari, a cominciare dall’infarto. Il movimento contribuisce, inoltre, a controllare la progressione dell’osteoporosi in quanto l’osso continua a generare matrice ossea in rapporto al carico a cui è sottoposto. Un adulto che si allena con una certa regolarità, potrà almeno rallentare il processo di invecchiamento e riuscire a mantenere un livello di efficienza organica superiore ai suoi coetanei che non svolgono attività fisica. Esistono sport cosiddetti “aerobici” e altri chiamati “anaerobici”. Come regola generale è connetsempre preferibile propendere per quelli aerobici. La differenza tra i due è la possibilità da parte dei muscoli di utilizzare l’ossigeno fornito dal sistema cardio-vascolare. Gli sport aerobici impegnano l’organismo per periodi di tempo prolungati con l’obiettivo di rendere più efficiente l’apparato cardio-circolatorio, migliorare la capacità polmonare, aumentare la resistenza, diminuire la percentuale di grasso corporeo. Sport aerobici sono la corsa, il nuoto, il ciclismo, la marcia, lo sci di fondo e tanti altri, ma sempre condotti senza uno sforzo eccessivo. Dopo circa venti minuti di attività aerobica, ossia quella in cui il sistema cardio-respiratorio non entra in affanno, si cominciano ad intaccare le riserve lipidiche (i grassi) contenute nel nostro corpo e si inizia a perdere peso in modo sano e naturale senza regimi alimentari forzati. La fase anaerobica caratterizza gli sport che necessitano di sforzi importanti come, ad esempio, sollevare pesi, effettuare gare di velocità, andare in bicicletta in salita o a velocità sostenuta. Questo tipo di attività allena meno la pompa cardio-vascolare ed ossigena meno tutti i tessuti del corpo. Intacca subito le riserve di zuccheri e porta rapidamente a stanchezza muscolare. Allena, però, in modo più efficace la forza e il tono muscolare. Per un atleta che vuole effettuare delle gare è quindi importante allenarsi sia su base aerobica che anaerobica. Bisogna dare particolare importanza alla fase di riscaldamento ed al periodo di recupero. Poiché nell’adulto e nell’anziano le capacità di recupero sono minori, si devono rispettare tempi di recupero maggiori rispetto ad un giovane, specialmente in caso di sedute particolarmente impegnative per intensità e durata. Come si legge nell’articolo sullo stretching pubblicato a marzo scorso, è importante dedicare prima e dopo ogni seduta di allenamento almeno 10-15 minuti alla cura dell’elasticità muscolare. Un muscolo elastico è un muscolo performante che restituisce forza esplosiva, mentre un muscolo rigido, anche se allenato, è sempre più debole. È importante per gli atleti amatoriali allenarsi sempre in regime aerobico e, quindi, cercando di non arrivare mai all’affanno. Può essere di grande aiuto utilizzare un cardiofrequenzimetro (acquistabile in qualsiasi negozio di sport) che comunica, istante per istante, la frequenza cardiaca e permette di allenarsi in modo più consapevole e responsabile. È sempre importante idratarsi molto, soprattutto per le persone anziane che spesso hanno una ridotta sensazione di sete. Si deve bere prima, durante e dopo l’allenamento acqua a temperatura ambiente. Se fa caldo o si suda molto, l’acqua può essere addizionata con integratori di sali minerali. È obbligatoria poi una valutazione del medico sportivo e del cardiologo per monitorare lo stato di salute e avere il consenso alla possibilità di praticare attività sportive. È consigliabile praticare attività fisica moderata almeno trequattro volte a settimana e, comunque, fare perlomeno una camminata di almeno 40 minuti, senza soste, tutti i giorni. Per concludere, voglio spezzare una lancia a favore del ballo: è aerobico, non irrigidisce la muscolatura, al contrario la mobilizza, migliora le rigidità articolari e non da ultimo è divertente, distraente e fa bene all’umore. Buon divertimento!

La corsa

Tre le regole principali per eseguire correttamente questa pratica sportiva: passi lunghi, busto eretto e sguardo rivolto all’orizzonte.

Corpo e mente

Al di là dei noti benefici che il fisico trae da una regolare attività fisica, è fondamentale scegliere una disciplina che appassioni e diverta.

Sportivo-amatoriale

Per questa categoria di atleti è ancora più importante allenarsi in modo consapevole e responsabile, cercando di non arrivare mai all’affanno.

Gli aerobici

Una pratica sportiva aerobica rende più efficiente l’apparato cardio-circolatorio, migliora la capacità polmonare e aumenta la resistenza.

QUESTO SÌ, QUESTO NO, QUESTO FORSE...

Ora analizziamo alcuni sport tra i più comuni per avere una maggiore consapevolezza della corretta esecuzione del gesto atletico. Nella corsa è molto importante mantenere il busto eretto e cercare di avere sempre una falcata lunga. Correre a piccoli passi e con il busto chinato in avanti sovraccarica le anche, le ginocchia, la colonna vertebrale, irrigidisce i muscoli e allena meno il sistema cardio-vascolare. Quindi, passi lunghi, colonna dritta e sguardo verso l’orizzonte. Controllare che la lunghezza del passo, il ritmo e la velocità siano gli stessi per le gambe. Nel nuoto le bracciate devono essere sempre ben allungate in tutti gli stili. Si deve cercare di nuotare in distensione della colonna. È utile nello stile libero respirare sia a destra che a sinistra, in modo tale da rendere simmetrico il movimento e mantenere una buona libertà articolare della colonna cervicale e dorsale. Possono essere praticati tutti gli stili, ma sempre in allungamento e mai in affanno. Il nuoto è, alla stregua degli altri, uno sport che rinforza la muscolatura e non è vero che è uno sport che allunga. I muscoli lavorano sempre e comunque in modo concentrico, quindi è importante completare l’allenamento con degli esercizi di stretching. Nel ciclismo il sellino deve sempre essere alto in modo tale da estendere completamente la gamba nel punto più basso della pedalata. Il manubrio deve essere sufficientemente alto per permettere alla colonna di mantenere un buon allineamento e di non essere curva. Per un buon allenamento aerobico è opportuno non affrontare salite troppo ripide, l’ideale sarebbe pedalare in pianura. Per quanto riguarda la pratica di sport in impianti sportivi al chiuso è sempre preferibile la ginnastica a corpo libero (ginnastica generale, pilates, acquagym) e il cardiofitness (cyclette, tapis roulant, ellittica). Attenzione! Perché sport come lo spinning e lo step possono sovraccaricare molto la colonna vertebrale a favore di possibili disco patie.

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