L’ARRIVO DELLA BELLA stagione invoglia tutti a trascorrere il tempo libero all’aria aperta. Chi ha piacere di praticare attività sportive immerso nel verde ed ama l’acqua, potrebbe lasciarsi incuriosire da una disciplina che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo. Si chiama “dragon boat” ed è uno sport aerobico dove la spinta biomeccanica di ogni singolo elemento dell’equipaggio si fonde in un’armonica azione orchestrale, come per i pistoni del motore o gli stantuffi delle ruote dei vecchi treni a vapore. Dieci oppure venti membri di equipaggio (a seconda delle categorie), più un timoniere ed un tamburino, imprimono allo scafo la massima velocità controllando la stabilità dello stesso in rapporto alla resistenza offerta dall’acqua. Il dragon boat consente un buon allenamento cardiovascolare in armonia con le possibilità dei singoli atleti. È uno sport che permette a persone di ogni età di combinare l’allenamento fisico a vari livelli, dall’agonista al dilettante fino al semplice amatore, con il piacere di trascorrere il tempo libero all’aperto in un contesto di socializzazione. La frequenza cardiaca può essere controllata in quanto il ritmo dei colpi di pagaia viene modulato in base alle possibilità tecniche dell’equipaggio. È per questo che il dragon boat ha squadre formate da elementi di ogni età (divisi per categorie e fasce di anni). Dai ragazzi di 12 anni fino agli over 60 che arrivano anche ai 70-80 anni. Tra le diverse discipline sportive dove si utilizza il remo come mezzo di propulsione, il dragon boat è quello che tutela maggiormente la colonna vertebrale. La peculiarità di questo sport sta nel fatto che i membri dell’equipaggio sono seduti su una piccola panca alta circa 30 cm dal fondo dello scafo, che permette agli atleti di mantenere con maggiore facilità la fisiologia delle curve della colonna vertebrale. I vogatori hanno la possibilità di stare seduti come su un seggiolino mantenendo le anche e le ginocchia piegate a circa 90°. Nella gran parte delle discipline di barca e canoa, con pagaia o con remi, l’atleta è seduto più in basso con le gambe tese in avanti che si piegano ed estendono per dare maggiore propulsione ai remi oppure (nel kayak) restano sempre estese. Questa seduta molto bassa necessita di una notevole elasticità dei muscoli posteriori delle gambe per evitare che i dischi intervertebrali siano esposti a rischio di compressione. Nel dragon boat, invece, questo pericolo è notevolmente ridotto grazie alla maggiore altezza della seduta. È una caratteristica tecnica che offre il grande vantaggio (da non sottovalutare), ad atleti di ogni età e preparazione, di poter praticare questa disciplina senza rischi per il sistema muscolo- scheletrico e, in particolare, per la colonna vertebrale. La pagaia permette ad entrambe le braccia e spalle di lavorare in modo coordinato per sviluppare la massima trazione possibile nell’acqua. Dato che il gesto tecnico della remata è asimmetrico (in quanto si rema sempre sullo stesso lato dello scafo), è cura dei preparatori atletici compensare questa condizione di asimmetria con tecniche di allenamento specifiche che annullano questo squilibrio. È uno sport molto utile per il controllo dell’equilibrio, in quanto l’instabilità della barca allena costantemente i recettori di posizione dell’orecchio interno in sinergia con lo sguardo e con il corretto allineamento delle vertebre cervicali (in particolare, la prima e la seconda vertebra). Diminuisce quindi in modo determinante il rischio di eventuali cadute nell’adulto e soprattutto nell’anziano, abbassando notevolmente quello di fratture. Infine, la pratica delle attività all’aperto rallenta il processo osteoporotico perché l’esposizione ai raggi solari favorisce la sintesi della vitamin D, fondamentale per il rinnovamento dell’osso. Anche l’attività sportiva stimola il mantenimento della mineralizzazione ossea in quanto le cellule deputate alla costruzione dell’osso (osteoblasti) rispondono direttamente alle sollecitazioni del carico. Come per tutti gli sport di squadra, il dragon boat ha il pregevole beneficio di favorire la socializzazione migliorando notevolmente la qualità della vita di ogni atleta.
Soltanto nel nostro Paese circa 40.000 donne ogni anno si ammalano di cancro al seno. Il rischio maggiore è prima dei 50 anni e, successivamente, dopo la menopausa. Le cause possono essere: familiarità, fumo, inquinamento, alimentazione ricca di grassi. La diagnosi avviene per mezzo della mammografia e dell’ecografia mammaria. Normalmente si ricorre alla chirurgia, oltre che alla radioterapia e alla chemioterapia.
Dopo questo tipo di intervento chirurgico al seno si può avere dolore capsulo-articolare della spalla, deficit del nervo toracico lungo e intercostobrachiale (diminuzione della sensibilità, intorpidimento e formicolio). Il rischio è l’alterazione della postura della spalla e della colonna e si può avere linfedema (raccolta di linfa e di sangue nell’arto operato). È fondamentale un programma riabilitativo adeguato per evitare retrazioni cicatriziali e limitazioni articolari.
“DONNE IN ROSA”, Il dragon boat è una disciplina sportiva praticata da molti equipaggi di donne operate di tumore al seno. Sono i team delle “donne in rosa” che hanno trovato nella pratica di questo sport una più che valida rieducazione muscolare e funzionale sin dall’immediato post-operatorio. Sono stati avviati degli studi di monitoraggio dei risultati a breve, medio e lungo termine sugli effetti del dragon boat riguarda la prevenzione del linfedema derivante dall’asportazione chirurgica dei linfonodi ascellari. Esistono in tutto il mondo (Canada, Usa, Asia, Africa, Europa, Nuova Zelanda, Australia e altri ancora) quasi 200 equipaggi di donne operate che non hanno avuto oppure che hanno migliorato e risolto il linfedema. L’attivazione nell’immediato postoperatorio del complesso mio-fasciale dell’arto operato determina un effetto drenante essenziale per il ripristino completo della funzionalità dell’arto superiore.
INDIRIZZO
Via Giorgio Baglivi, 5/E - int. 2
00161 - Roma (RM)
CONTATTI
Email: alessandromascia70@gmail.com
Tel.: +39 06.44.29.07.66
Cell: +39 347.33.69.171
SHARE THIS PAGE!