Un numero adeguato di ore di sonno per un adulto dovrebbe essere di circa 8 ore al giorno, che possono arrivare anche a 10 per i bambini. Questo vuol dire che un terzo della giornata dovrebbe essere dedicato al recupero di energie con un buon sonno ristoratore. I ritmi stressanti della società contemporanea portano spesso a dormire un numero insufficiente di ore. La media si aggira oggi intorno alle 6 ore per notte, togliendo al corpo un buon 25% del dovuto riposo. Un dato preoccupante riguardagli adolescenti. Da recenti sondaggi emerge che il 70% di questi è in privazione di sonno ed una delle conseguenze principaliè rappresentata da un deficitd ell’apprendimento. Dormire poco determina patologie cardiovascolari, favorisce l’obesità, provoca la diminuzione della memoria e può anche procurare problemi di infertilità. Alcuni studi inglesi del 2013 hanno evidenziato che la carenza di sonno può modificare addirittura fino a 700 geni. Risulta, inoltre, una maggiore propensione a sviluppare patologie oncologiche ed in particolare il cancro del colon, del retto e del seno. In più aumenta del 400% il rischio di infarti e patologie cardiovascolari come, ad esempio, l’ipertensione. Nel caso dell’obesità è emersa una correlazione tra carenza di sonno e propensione a scegliere alimenti a maggior contenuto calorico, più ricchi in carboidrati e grassi, e comunque di qualità nutrizionale più scarsa. Così come si è riscontrata una variazione delle concentrazioni di due ormoni che regolano l’appetito (grelina e leptina) e che aumentano gli spuntini notturni. L’alterazione delle concentrazioni ormonali può determinare anche una minore sensibilità all’insulina, con la conseguente possibilità di diventare diabetici. Esistono, poi, in letteratura degli studi che dimostrano che il riposo favorisca il sistema immunitario, in quanto la popolazione di insonni presenta un rischio tre volte maggiore di ammalarsi di influenza. La qualità del sonno dipende da molti fattori come l’alimentazione, l’attività fisica, lo stress, alterazioni ormonali e molto altro ancora, ma un aspetto molto importante - quanto discusso - dipende dalla qualità del materasso e del cuscino. La vita media di un materasso può arrivare a circa 10 anni, dopodiché dovrebbe essere sostituito. La difficoltà principale è come scegliere un materasso nuovo ed un cuscino confortevole. L’offerta è vasta e le moderne tecnologie hanno permesso di ideare molti materiali tra i quali effettuare la propria scelta: dalle classiche molle al lattice, dal poliuretano espanso fino al memory foam. La scelta è sempre molto soggettiva, ma è opportuno considerare che tutti questi materiali offrono la possibilità di spaziare tra materassi più caldi o più freschi, più confortevoli o più rigidi, anallergici e non. Le molle offrono una buona base di appoggio, ma sarebbe consigliabile che fossero ricoperte da uno strato di lattice perché il materasso non risulti troppo rigido. In questo modo, si può combinare un ottimo equilibro tra sostegno e comfort. Il lattice è una resina naturale ricavata dalla corteccia di una pianta tropicale che si chiama Hevea brasiliens o anche “albero della gomma”. È quindi un prodotto naturale e presenta al suo interno dei microforiche garantiscono un’adeguata areazione. È confortevole e si modella bene sotto il peso del corpo. Il memory foam nasce dal poliuretano addizionato di alcune sostanze che ne migliorano la densità e la viscosità. Derivato da studi fatti dalla Nasa per imbottirei sedili delle navi spaziali, ha la capacità di modellarsi sotto il peso della persona attraverso il calore del corpo. L’obiettivo principale di un buon materasso è quello di distribuire in modo uniforme la spinta delle diverse zone del corpo, così da evitare che possano esserci aree dove questa è troppo concentrata. La scelta del giusto materasso deve dipendere dal peso della persona e dalla posizione in cui si dorme. Un individuo leggero potrà scegliere un materasso più morbido, mentre un soggetto pesante dovrà optare per materiali meno deformabili. Sul mercato si trovano materassi con densità differenti proprio per adattarsi alle varie corporature. Il problema nasce quando nella coppia uno dei due è leggero e l’altro no. Questo è un aspetto da non sottovalutare in quanto uno dei due si troverebbe costretto ad utilizzare un materasso con densità non adeguata alla sua corporatura. Per risolvere questo problema esistono anche materassi condensità differenziata tra i due lati del letto così da poter soddisfare le esigenze di entrambi. Si possono altrimenti acquistare due differenti materassi singoli ed unirli. Comunque, al momento della scelta, bisogna testare più modelli ponendo attenzione alle varie sensazioni. Sarebbe anche opportune che il venditore garantisse la possibilità di sostituire il prodotto se, dopo qualche giorno, ci si renda conto di non aver fatto la scelta più idonea. La sensazione percepita deve essere quella di una superficie di appoggio confortevole, come una mano che ci sostiene con dolcezza, ma senza affondare troppo. Subito sotto lo strato superficiale deve esserci una densità maggiore che possa sostenere il peso del corpo durante le ore di riposo. Per quanto riguarda, invece, la scelta del cuscino si apre un mondo ancora più ampio. Il mercato offre una moltitudine di cuscini ergonomici, ma per trovare quello adatto alla “propria” colonna cervicale e dorsale, se ne dovrebbero provare veramente molti. È importante chiarire che la posizione del cuscino deve partire dalle spalle e non dal collo. In questo modo la colonna cervicale non rischia di rimanere sospesa nel vuoto. Non si deve dormire senza cuscino, altrimenti la colonna cervicale sarebbe troppo deviata. Può anche essere confortevole dormire con due cuscini: uno più denso, sul quale si poggiano le spalle, e poi uno molto soffice in piuma, sul quale poggia la testa. Questo è, tra l’altro, un accorgimento importante per chi soffre di reflusso gastrico, per chi russa e per chi ha apnee notturne. Queste ultime sono un problema molto diffuso, che si correla spesso al russamento. Sono caratterizzate da pause respiratorie durante il sonno che aumentano in modo esponenziale il rischio di malattie cardiovascolari e possono anche causare fibrillazione atriale e ictus. In caso di sospetto, è utile ricorrere ad un esame detto polisonnografia, capace di identificare i soggetti affetti da questo disturbo.
per notte: a causa dei ritmi stressanti di oggi dormiamo in media sempre meno, togliendo al corpo un 25% di riposo.
Per i bambini piccoli è il numero adeguato di ore per recuperare energie con un buon sonno. Per un adulto servono 8 ore.
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